sabato 15 settembre 2012

Lezioni di Fedrese


Il Fedrese non è una lingua semplice da comprendere e soprattutto non si può parlarla con chiunque, io ci ho messo quasi 19 anni per impararla giorno dopo giorno. Ora che la posso parlare correntemente non ho più nessuno che conversa con me in questo bellissimo idioma. Parlo Fedrese per tutto il giorno, traduco le parole che sento dire da altri, me ne esco con frasi tipiche come "hai hai mamma, hai coquilla a cuola", solo che in origine quelle frasi erano rivolte a me e ora io le dico... a me, ma da sola.
La mia maestra di Fedrese capiva l'italiano ma non parlava altre lingue: ero io che dovevo adattarmi a lei.
Molte delle parole in Fedrese non si possono nemmeno scrivere perchè la pronuncia di alcune sillabe è molto particolare.
Per esempio la S, la F, la V non esistono e vengono saltate o sostituite da una specie di H aspirata, così la parola "sono" diventa "hono". La R non esiste, a volte viene omessa del tutto mentre altre volte viene sostituita con una specie di pernacchia fatta con le labbra (come nel classico "brrrr" che si emette per dire che si sente freddo). Alcune parole vengono pronunciate con le sillabe invertite (e opportunamente traslitterate), così "libro" diventa "billo" o "righe" diventa "ghie". Altre parole si uniscono una all’altra aggiungendo qualche doppia nel mezzo, per esempio l’unità di misura per esprimere quanto bene vuole la mamma alla sua Fedra: “da morire” si dice “dammoie”.
In questo modo chiedere alla mia maestra di Fedrese come si chiamava era quasi farle un dispetto... rispondeva per comodità "Ieia" e solo se le veniva chiesto di dire bene il suo nome... "Fedra" diventava "Hedha". Forse le avrei fatto un favore dandole un altro nome, ma Fedra è speciale, è bello, non è un nome per chiunque, è così dolce... e non può che ricordarmi tutta la sua dolcezza.
A volte l’intonazione e gli accenti riescono ad esprimere al meglio le parole che per la presenza di alcune lettere antipatiche diventano difficili da pronunciare (per chi parla Fedrese) e quindi “andiamo” diventa “mìano” oppure “ricordati” diventa “ìccoati”.
Alcune parole in Fedrese sono parole che nemmeno assomigliano all'Italiano. Il pigiama veniva chiamato "nengheneng", non ho mai capito perchè. Una delle due nonne veniva chiamata "aba" e ci abbiamo messo un bel po' io e mio marito per capire chi era... poi per fortuna la parola "aba" ha lasciato il posto ad un più semplice "Dua" che indicava per nome la nonna "Giulia".
Le parole più usate? "Cocco" o "Coccoccola"... serve la traduzione? Avevo una bambina coca-dipendente... attenzione: intendo dire coca(cola)-dipendente! E nonna-dipendente… E non dimentichiamo la “pihha a fomma cuòe” (ndt. Pizza a forma di cuore)
Nota bene: ogni parola veniva detta sempre e comunque rigorosamente SORRIDENDO, cosa che io non sempre ero in grado di fare e ora ancor meno.

14 commenti:

Unknown ha detto...

Una lingua al quanto singolare ma molto bella, assomiglia molto a quella della "Violette".....mia sorellama anche quella lingua era tutta da capire, che ora capiscono molto di più i miei genitori che vivono con lei, è come qualsiasi lingua , per impararla bene bisogna andare nel paese dove si parla per un minimo di tempo, abbastanza per riuscire e comprendere.......cosa che io non faccio da ben 12 anni, ci vediamo solo via webcam, e con mia sorella anche poco tempo, perchè lei preferisce stare nell'altra stanza ad ascoltare la sua musica con le cuffie, o guardarsi la televisione, o qualche altra sua abitudine, perchè le sue, la vita vita si basa su abitudini....e guaai a uscire poco poco fuori da quello che per lei, è il suo equilibrio. Che bella lingua il Fedrese, una lingua piena di amore , una lingua piena di emozione. Un abbraccio grande grande Renata!

Monica ha detto...

Che bello Dolcissima Amica Mia leggere tutte queste parole in Fedrese....mi sembrava di sentire la sua vocina pronunciarle.
Ti abbraccio forte forte!!!!!

elsa ha detto...

Ciao Renata ti ho nel cuore sempre!
Un abbraccio con tanto affetto
Elsa

MAGU ha detto...

Quante volte ho sentito il fedrese e ti confesso... mi manca!Non voglio aggiungere altro...il tuo post parla da solo!Marilla (detto in fedrese diventa?...
P.S Sento il suono della sua voce nelle orecchie come fosse qui!

Silvì ha detto...

Ciao Renata, che belli questi aneddoti sul linguaggio di Fedra. Sorrido mentre immagino lei che pronuncia le parole. Ma mi si stringe il cuore perchè non le potrete più sentire. Spero che il ricordo di quei suoni possa comunque aiutarti. Lei è sempre con te, ti parla, ma così a bassa voce che forse non riesci a sentirla. Coraggio! Un abbraccio grande

katia kaotika ha detto...

ti dico solo moremiodime ......

Raffaella ha detto...

bella la tua lezione!
Mi permetto di aggiungere che la cosa più bella di Fedra era il suo parlarti con gli occhi, le volte che l'ho vista in chat non ho capito molto di ciò che mi ha detto ma i suoi occhi e il suo sorriso mi hanno trasmesso tanta gioia.
Un abbraccio grande, Renata!

Claudia Giorgini ha detto...

carissima Renata,
sono stata lontana dal web per un pò ed apprendo solo ora di Fedra.
Posso solo farti arrivare un caldissimo abbraccio per sentirmi vicina e posso solo immaginare quanto sia difficile vivere ogni giorno e ritornare alla routine.
Forza e coraggio, tu ne hai sempre dato tanto a noi che avevamo cose ben più facili da affrontare.

Lina ha detto...

Più le persone sono fuori dell'ordinario e più lasciano il segno. Il Fedrese mi ricorda tanto il linguaggio di un ragazzo che conosco, anche lui sempre sorridente e affettuoso. Sono persone che riescono a darti tanto e quando non ci sono più ti mancano da morire

Rossella Seghezzi Design ha detto...

Leggere le tue parole, come sempre, mi commuove. Mi ero abituata anche io a sentire qualche parola in Fedrese, ma purtroppo non ho mai potuto ascoltarlo direttamente dalla maestra. Ricordo come ieri quando ti dissi che Fedra con il suo fedrese e Angelo con il suo angiolese si sarebbero capiti alla perfezione. Anche lui sempre sorridente ..... non c'è stato il tempo neppure per questo. Fedra era una bambina speciale e la porterò sempre nel mio cuore.

Silvì ha detto...

Ciao Renata, ti invio i miei auguri da questo post per augurarti di trascorrere un sereno Natale, anche se sarà dura senza la tua Fedra, che amo guardare mentre mangia con gioia la sua pizza. Ti auguro di trovare un po' di pace dentro il tuo cuore e di poter affrontare con nuova energia il nuovo anno che si avvicina. Un bacio e un abbraccio grande

Anonimo ha detto...

E' da molto tempo che non visito il tuo sito,questa sera ci sono capitata un po' per caso e quanta tristezza e dolore nel leggere la perdita che hai dovuto affrontare.Non ci conosciamo e forse non ci conosceremo mai ma voglio comunque lasciarti un abbraccio.Purtroppo la vita ci mette alla prova quotidianamente.

Sabrina ha detto...

Sono capitata qui per caso ed ho trovato tanto amore e tanto dolore. Permettimi di abbracciarti e di dirti che la vocina della tua Fedra ti accompagnerà sempre e ti aiuterà a superare il buio e la stanchezza.
A presto.

Anonimo ha detto...

Carissima, sono passata da qui un po per caso ... mi dispiace molto per quello che ti è capitato. Anche se non ti conosco mi sono venute le lacrime agli occhi per la tua FEDRA. Ti mando un forte abbraccio!!!! Sii forte ciao Lidia